Il rilevamento dati nella pallavolo

“Come ha giocato oggi la mia squadra? In partita siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti durante la settimana?” Queste sono le tipiche domande che un allenatore dovrebbe porsi al termine di ciascuna gara della sua squadra. Spesso le risposte, soprattutto immediatamente dopo la fine della partita, sono influenzate dal risultato della stessa; il rilevamento dei dati durante gli incontri e gli allenamenti (tipicamente conosciuto con il termine di “scoutizzazione”) aiuta a fornire risposte più obiettive alle domande precedenti.

In quasi tutti gli sport di squadra negli Stati Uniti esiste un metodo che attribuisce una valutazione “oggettiva” ad ogni atleta; per esempio nel Basket per ciascun giocatore si sa perfettamente quanti punti fa in media a partita, quanti assist e così via. Nella pallavolo Italiana a cavallo tra gli anni ottanta e novanta è stato sviluppato un sistema analogo grazie soprattutto al lavoro di due grandi tecnici (Julio Velasco e Doug Beal) ed all’azienda di sviluppo software Dataproject. L’esigenza era di riuscire a valutare i giocatori in base a parametri il più possibile oggettivi e non influenzati dal risultato di una singola partita o di un campionato.

E’ per questo che ormai in tutti gli staff tecnici delle squadre di alto livello è presente la figura dello scoutman che è la persona dedicata al raccogliere e analizzare le informazioni durante la gara, per trasferirle in tempo reale alla panchina.

Definito il punto di arrivo (cioè la valutazione oggettiva dei giocatori) occorre decidere come procedere, cioè definire un modello che consenta di raggiungere questo obiettivo. Un modello non è nient’altro di una rappresentazione semplificata della realtà, cioè una “scatola” che simula una situazione reale ed in base a dati di input aiuta a prendere decisioni.

Un aspetto da tenere sempre presente è che qualsiasi modello supporta ma non prende decisioni al nostro posto.

Scoutizzare significa trasformare un modello di prestazione (tipicamente il comportamento dell’atleta in partita) in un modello matematico che tenga conto esclusivamente delle caratteristiche sostanziali della prestazione stessa, quali:

  • Giocatori in campo: sono valutati i singoli atleti e non soltanto in comportamento complessivo della squadra;
  • Tecniche di gioco: in altri termini quali fondamentali sono analizzati (servizio, ricezione, etc.) e con che livello di dettaglio (attacco generico, attacco su palla alta, su palla veloce, da seconda linea, etc.)
  • Schemi di gioco: soprattutto relativi all’attacco (attacco in primo tempo vicino al palleggiatore, sette, fast, etc.);
  • Voti: l’insieme dei giudizi che vengono attribuiti ad ogni tecnica di gioco; generalmente variano da tre a sei secondo il livello di dettaglio della scoutizzazione.

Combinando insieme queste informazioni si ottengono gli indici di valutazione per ogni giocatore (e di conseguenza della squadra) nell’esecuzione di ciascun fondamentale. Nella pallavolo si utilizzano vari indici tra cui i principali sono:

  • Numero di colpi;
  • % di Positività: è il rapporto tra i colpi che portano vantaggio alla squadra ed il totale dei colpi (es: n° di attacchi punto / n° totali di attacchi); è un indicatore di quanto viene ben eseguita una tecnica di gioco;
  • % di Efficienza: è data dalla differenza tra il numero di colpi che portano vantaggio meno il numero di errori diviso il totale dei colpi (es: (attacchi punto-attacchi errati-attacchi murati)/ n° totale di attacchi); si tratta di un indicatore di quanto influisce sul punteggio ciascuna tecnica di gioco.

Tutti questi indici sono utilizzati in diversi modi che possono essere raggruppati in tre famiglie:

  • Preparazione di una tattica di gara: in base allo studio effettuato sui componenti della squadra avversaria (sempre in relazione alla nostra), si stabiliscono gli obiettivi da cercare al servizio oppure le direzioni di attacco più probabili e quindi prioritarie da marcare per il muro o la difesa; inoltre sono studiati in maniera approfondita gli “incastri” tra i due sestetti cercando di scegliere la rotazione di partenza migliore per gli incroci tra attaccanti e muro, o tra servizio e linea di ricezione;
  • Gestione in tempo reale della gara: durante la partita gli atleti vengono monitorati in tempo reale per verificare che la tattica di gara stabilita sia applicata e dia i risultati sperati ed avere una valutazione più obiettiva dell’andamento dell’incontro; viene inoltre trasmesso alla postazione in panchina un video in streaming ritardato di alcuni secondi per consentire all’allenatore di rivedere l’azione appena conclusa;
  • In allenamento: durante la settimana avere indici relativi alla propria squadra consente di stabilire in maniera corretta gli obiettivi delle esercitazioni (se un atleta ha 55% di ricezioni buone in campionato, un obiettivo coerente potrà essere 6 colpi ben eseguiti su 10, ma non sarà allenante un obiettivo di 8 colpi buoni su 10 perché troppo arduo come uno di 4 colpi su 10 perché troppo blando); inoltre la scoutizzazione durante l’allenamento aumenta lo stress mentale dell’atleta avvicinando la soglia che dovrà sopportare durante la gara (che è altrimenti difficilmente simulabile);
Schermata DataVolley

Negli anni sono stati sviluppati diversi software di supporto per la gestione dei dati in ambito sportivo. Indubbiamente l’azienda leader in questo ambito è la DATAPROJECT (per informazioni www.dataproject.com) che ha progettato il DATAVOLLEY che costituisce il miglior modello attualmente disponibile per una realtà pallavolistica (fig. 1). Proprio in queste settimane sta entrando in commercio il nuovissimo “CLICK&SCOUT”, il software di scoutizzazione adatto anche a dispositivi touch-screan estremamente intuitivo e, per questo, molto facile da imparare. Un altro software utilizzato per la preparazione tattica della gara è MATCH-UP, un programma che consente di scegliere la rotazione iniziale ideale in base a quella prevista dell’avversario;

schermata Match-Up

in una disciplina come la pallavolo infatti, soprattutto con l’avvento del rally point system, risulta importante (a volte anche decisivo) scegliere gli “incastri” giusti tra attacco e muro o tra servizio e linea di ricezione, oltre che il miglior sestetto da mandare in campo.

L’utilità della scoutizzazione risulta evidente nell’altissimo livello, dove magari una scelta a muro o in attacco può fare la differenza per la vittoria di un set in una finale, ma è altissima anche nei campionati cosiddetti minori, dove sicuramente non è necessario scendere nel dettaglio di analisi molto approfondite.  Soprattutto in fase didattica video-riprendere allenamenti e partite può risultare, infatti, di grande aiuto per far sì che gli atleti possano rivedersi e notare gli aspetti da migliorare nei propri gesti tecnici. Analogamente tenere conto degli errori o dei colpi invece eseguiti correttamente darà un indice di miglioramento per ciascun atleta.

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